
Intervista a Paco Coro, Presidente della Federazione Andalusa Vela
Intervista a Paco Coro, Presidente della Federazione Andalusa Vela
Abbiamo parlato con Francisco Coro Izquierdo, eletto sabato Presidente della Federazione Andalusa Vela dopo l'Assemblea costituita per questo scopo al Centro Specializzato per la Tecnificazione Sportiva di Vela Bahia de Cadiz, sede della Federazione Andalusa Vela a El Puerto de Santa María. Coro sostituisce l'onubense Eduardo Zalvide Alvarez- Rementeria, presidente dell'Andalusia negli ultimi 12 anni. Paco Coro, un 54enne Jerezano, decorato con l'Insignia d'oro della Federazione andalusa di vela nel 2015, viene alla presidenza sostenuta da una lunga carriera in cui ha ricoperto importanti posizioni nel mondo della vela. È stato presidente dell'associazione di modelli di barche sportive nella provincia di Cadiz e consigliere dell'APA, segretario andaluso e nazionale della classe Optimist, direttore del comitato di vela per bambini della RFEV, presidente di AECIO e presidente dell'ODA. Attualmente è direttore di diversi hotel nella città di Jerez de la Frontera, un lavoro che ora condividerà con l'ufficio di presidente della FAV per un periodo iniziale di quattro anni.
Quando e perche' decidi di presentarti, e qual e' il processo finche' non arrivi qui?
Decido di presentarmi alla presidenza del FAV perché credo che dopo anni di lavoro nel mondo della vela il tempo fosse giunto a combattere per le cose della mia terra e a trasformare tutta l'esperienza accumulata in esso. A causa di tutti questi anni di camminare in questo mondo, la mia campagna di quattro anni in spagnolo e che non avevo bisogno di farmi conoscere perché la candela andalusa mi aveva sostenuto nelle mie altre avventure, quando ho deciso di presentarmi a queste elezioni trovo il sostegno incondizionato praticamente da tutti gli angoli dell'Andalusia, alcune tattiche politiche nello sviluppo di loro mi hanno portato qui con una relativa facilità.
- Vuol dire che rinuncia alla presidenza della RFEV?
Se, naturalmente, sono questi momenti che arrendo la presidenza della RFEV, non per essere in un luogo privilegiato, ma in questo caso non solo per lavorare per e per la candela spagnola, ma per difendere gli interessi dei nostri propri e dei nostri club e sportivi.
- No. Quali sono i vostri obiettivi a breve, medio e lungo termine?
Per ora e perché non ho avuto la possibilità di essere nel precedente consiglio di amministrazione, la prima cosa è seppellirmi in documenti e documenti per recuperare e ottenere il polso alla federazione il prima possibile. E' a breve termine. Nel medio termine agire di conseguenza con quello che sto incontrando, come ho detto nella mia presentazione, ciò che funziona è lasciarlo essere e lavorare su ciò che non va così bene.
A lungo termine, per rendere economicamente sano, per far sentire i nostri atleti e collaboratori a casa, per avere successo ed essere inclusi nelle squadre olimpiche, per non parlare che ci sono più persone che navigano per sport o piacere. In breve, per restituire la luminosità che la nostra federazione di vela una volta aveva.
- No. Pensi che ci sia molto da cambiare nel FAV?
Penso che lo schema della piramide sia fuori data, voglio formare uno schema che non è solo più funzionale ed efficace allo stesso tempo come agile, ma anche che tutte le classi e le fasi che compongono la federazione sono rappresentate, che tutto ciò che accade o è desiderato raggiungerà rapidamente la direttiva e in particolare me. Mi considero una persona che sa sentire e ragionare.
- No. Come valuta la situazione della candela olimpica? Pensi che l'Andalusia possa contribuire al nuovo ciclo olimpico?
La candela olimpica sta soffrendo il momento peggiore quasi nella sua storia e come sarò sempre chiaro parlando, per anni i manager sono impegnati a fare un sacco di politica personale e poco politica sportiva, l'opposto è giusto e non curato, una catena senza legami non è una catena, come una magnifica olimpia senza giovani sostituti a lungo termine rimane un vuoto che è molto difficile da riempire. L'Andalusia per tradizione e perché ha magnifici sportivi ha sempre contribuito molto alle squadre olimpiche e questo deve continuare ad essere il caso, c'è un piano di tecnologia che funziona e che potrebbe andare meglio se abbiamo un finanziamento migliore, il lavoro per e per esso sarà fondamentale.
- Infine, quale sara' la tua mappa stradale?
Come ho detto all'inizio, la prima cosa è ottenere un impulso, che non c'è nulla che non so e di agire su, anche se mi piace delegare a persone di fiducia, allo stesso tempo mi piace monitorare tutto, che qualcuno mi chiede qualcosa e non so come rispondere è qualcosa che non va con me. All'interno di questo rapporto di fiducia con i miei collaboratori, ciò che apprezzo di più è la fedeltà, se qualcuno cerca di farmi il "letto" smetterà di essere all'interno di quel cerchio. Che in termini di personale della federazione e della mia piramide politica intendo creare, la fedeltà e la fiducia sono parole magiche senza le quali non si può lavorare pacificamente, che tutto fluisce facilmente. Non e' cosi' difficile ottenerla con rispetto. Una volta che le basi lo hanno imparato, credo che sia essenziale e urgente cercare finanziamenti esterni dal mondo privato, molti pochi faranno molto. All'interno di questa politica di sponsor sono due pilastri che ritengo fondamentale per raggiungere un obiettivo giusto e questi sono le relazioni pubbliche e istituzionali e la comunicazione (media). Se otteniamo un buon set incisione perfettamente, questi pilastri cederanno il passo al ponte che vogliamo avere.
C'e' un sacco di lavoro davanti a me e ho una buona squadra, quindi d'ora in poi vado al lavoro. Chi ha detto paura.
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