L'UE proibisce di scavare in profondità di oltre 800 metri.

L'UE proibisce di scavare in profondità di oltre 800 metri.

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L'Unione europea ha adottato il regolamento Deep Water che proibisce trawling nelle acque europee a profondità di oltre 800 metri e in ecosistemi marini vulnerabili sotto i 400 m. Il patto raggiunto tra gli Stati membri, il Parlamento europeo e la Commissione europea comprende anche l'obbligo per le navi di riferire sulla quantità di spugna o di coralli che hanno pesce e spostato in altri ambienti nel caso in cui sia stato raggiunto un certo livello di massimo.

Commissario per la pesca e l'ambiente, Karmenu Vellaha accolto con favore l'accordo e ha sottolineato che è un "compromesso equilibrato" che sarà in grado di proteggere la biodiversità nelle acque profonde, ponendo fine all'"incertezza" affrontata dai pescatori europei. Le nuove norme modificano la legislazione precedente, che è in vigore dal 2003, e mirano a portare la legislazione in linea con gli obiettivi di sostenibilità stabiliti nella riforma della politica comune della pesca.

L'esecutivo comunitario sottolinea quindi che il testo include disposizioni che "aiuteranno a proteggere le acque profonde". Tra le altre misure, Bruxelles ha sottolineato che le navi saranno in grado di pescare solo in zone dove sono già state attive. Inoltre, le norme saranno completate da un sistema di monitoraggio rafforzato, che, secondo la Commissione, rafforzerà la conoscenza scientifica delle acque profonde. Il testo prevede inoltre la possibilità di revocare le autorizzazioni di pesca in caso di mancato rispetto delle norme. In ogni caso, l'adozione formale della legislazione sulle acque profonde deve essere ancora formalmente approvata sia dagli Stati membri del Consiglio UE che dal Parlamento europeo.

"La pesca subisce danni e sovrasfrutta i terreni di pesca, i capannoni nel suo passaggio, i coralli d'acqua fredda, le specie che non conosciamo, gli squali profondi, tutto viene catturato o distrutto nel suo passaggio. Inoltre, non è efficiente, tra il 20% e il 60% del catturato viene gettato in mare perché non ha valore commerciale.", dice Greenpeace nella sua ultima dichiarazione.

Quattro anni fa, è stato possibile mettere sul tavolo "The Deep Water Regulation" che ha chiesto una progressiva eliminazione di traino in acque europee e internazionali. È scientificamente riferito che questi tipi di pesca distruggono il fondale marino, ecosistemi che non sappiamo ancora, che interessano le specie che richiedono molto tempo per riprodursi e che hanno poco ritorno economico. Questo divieto di traino a profondità superiori a 800 metri e un maggiore controllo a profondità inferiori consentirà di mantenere ambienti marini profondi, che sono aree di allevamento di specie di pesca molto importanti che possono poi essere catturate in altre aree. Inoltre, queste aree agiscono come enormi lavelli di CO2, aiutando così a combattere i cambiamenti climatici.

Fonte: Journal of Naval Engineering

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