Rats on Fire è imposto nel Conde de Godó Trophy nelle acque di Barcellona

Rats on Fire è imposto nel Conde de Godó Trophy nelle acque di Barcellona

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La tradizionale regata di Barcellona torna alle consuete date di maggio e apre il Circuito Mediterraneo delle Crociere (Pep Morata foto)

Il Conde de Godó Sailing Trophy è stato storico dopo che i Rats on Fire sono diventati la nave più laureata della gara che ha organizzato il Royal Nautical Club di Barcellona per 48 anni. La nave di Rafael Carbonell ha rotto la cravatta ad undici titoli che ha condiviso oggi con un altro dei miti della candela spagnola, il Bribon dell'armatore catalano Josep Cusí, e aggiunge già fino a dodici.

Nella categoria regina, l'ORC 0-1-2 i ratti sul fuoco, patrocinati da Jorge Martínez Doreste, non ha avuto facile dopo il primo giorno il Carbonio Blu di Toni Guiu lo ha superato e ha iniziato il secondo con una linea off-line che le cose complicate, ma due prima consecutiva lo ha messo in testa per terminare l'undicesimo Conte di Godó e il nono in modo consecutivo. Le cose non sono cambiate in questo ultimo giorno, quando le crociere non hanno contestato alcuna prova a causa delle complicate condizioni meteorologiche di poco e rullo del vento. Con ciò che Blue Carbon e Kajsa III della Svizzera Rolf auf de Maur lo accompagnarono sul podio.

Quello che non poteva aggiungere al suo particolare record di vittorie consecutive in Trophy Conde Godó, in questo caso avrebbe dovuto vincere nella categoria ORC 3-4-5, era L'Immens Laplaza, Assessore Alexandre Laplaza. La nave che i patroni di Carles Rodríguez avevano bisogno di un'acqua di maggio che ci fosse una prova nell'ultimo giorno, ma non e' stata e deve stabilirsi per il secondo posto, tre punti dietro l'Uruguay Lady Marilin di Nicolás González. Terzo era l'ibicent El Gaitero Dos Ivan Moreno.

Coloro che sono stati in grado di contestare un solo test sono stati i monotipi J70, navi più leggere e vela in tempo reale, dove l'Autolica-Tropicfeel-Kahaway di Ricardo Terrades e Luis Martínez Doreeste ha fatto un terzo che gli ha permesso di vincere la Godó davanti al Let it be di Juan Calvo, secondo e Gunter di Javier Scherk, terzo.

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