L'applicazione dell'imposta di registrazione alla Commissione europea

L'applicazione dell'imposta di registrazione alla Commissione europea

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La demanda se encuentra ya en fase de examen por parte de la CE, que tiene un plazo de 12 meses, desde la fecha de registro de la misma (julio de 2019), para abrir procedimiento de infracción considerando que existe una vulneración del Derecho de la Unión o archivar la denuncia (Foto Pedro Seoane)

La domanda è già in esame dalla CE, che ha un periodo di 12 mesi, a partire dalla data della sua registrazione (luglio 2019), per aprire procedure di infrazione considerando che vi è una violazione del diritto dell'Unione o per presentare la denuncia (Foto Pedro Seoane)

Come annunciato durante il VII Congresso Nautico, tenutosi a Palma nel marzo di quest'anno, ANEN e AEGY hanno presentato alla Commissione Europea la denuncia contro la Spagna per l'applicazione della tassa di registrazione (IEDMT). La denuncia è stata ufficialmente presentata lo scorso luglio.

La decisione di aumentare la domanda è stata presa da entrambe le associazioni dopo che le strade interne erano state esaurite, dopo 12 anni di intenso lavoro con le amministrazioni pubbliche spagnole senza risultati efficaci.

L'argomento legale fornito da ANEN e AEGY alla CE è rafforzato dall'entrata in vigore il 1° gennaio 2011 del primo regolamento addizionale della legge 38/1992 del 28 dicembre 1992 sulle accise, che stabilisce un nuovo atto fiscale della IEDMT (secondo la registrazione già esistente in Spagna):"l'uso o il movimento in Spagna da parte di persone o entità residenti in Spagna o di aziende che si trovano in Spagna".

Poiché IEDMT non è una tassa armonizzata, la Commissione europea può considerarla incompatibile con il diritto europeo, soprattutto nel caso di questo secondo atto fiscale introdotto dalla suddetta disposizione, tra l'altro, per i seguenti motivi:

  • Possibile violazione dei principi del diritto dell'Unione, come la libertà di circolazione delle persone, dei servizi, dei capitali e delle merci.

  • Una possibile violazione del principio di capacità economica stabilendo come soggetto passivo l'"utente" della nave, che non può avere nulla a che fare con la proprietà legale della nave.

  • Possibile interferenza con le disposizioni doganali per i mezzi di trasporto nel codice doganale dell'Unione (ad esempio il regime di importazione temporanea).

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