
Per ANAVRE i rifiuti causati dalla nautica non raggiungono 0.3 del totale
Per ANAVRE i rifiuti causati dalla nautica non raggiungono 0.3 del totale

L'Assemblea Generale dell'European Boating Association ha avuto luogo a Palma de Mallorca (Foto Jesus Renedo- Club de Mar)
L'Assemblea Generale dell'European Boating Association (EBA), composta da 29 associazioni nazionali e federazioni stabilite in 28 paesi europei, si è tenuta a Palma de Mallorca, rappresentando oltre 1,5 milioni di armatori e oltre 20 milioni di utenti di nautica ricreativa in Europa. Il primo blocco di interventi è stato dedicato all'apertura ufficiale dell'Assemblea da parte di Willem Dekker, Presidente e presentazione da parte di tutti i delegati presenti. Rappresentando l'Associazione dei Navigatori Recreo, Anavre (Spagna), Oliver Solanas Heinrichs, Vice Presidente di Anavre e Jaime Dander Vidal, membro del Consiglio di Amministrazione. Sono state poi discusse varie questioni interne, come l'approvazione dei precedenti minuti, bilanci e conti, ecc... Alla fine del primo giorno si sono svolti i gruppi di lavoro regionali, che si occupano delle varie aree di navigazione europee, del Mar Baltico, dell'Atlantico settentrionale, del Mediterraneo e delle vie navigabili. Anavre è integrata nei gruppi di lavoro atlantici e mediterranei. Il secondo giorno è stato dedicato a sessioni plenarie dove i partecipanti sono stati informati delle osservazioni e dei risultati dei vari gruppi di lavoro, nonché degli sforzi dell'EBA a vari organismi ufficiali. Uno dei temi principali discussi è stato l'inquinamento marino, così come l'interazione dei navigatori e del settore nautico con l'ambiente. Sono evidenziati i seguenti punti:
• Diverse regolamentazioni nei paesi europei sulle vernici anti-fouling che rendono alcuni dei loro componenti legali in alcuni paesi e illegali in altri, che crea incertezza giuridica, e permette anche che alcune sostanze altamente inquinanti continuino ad essere utilizzate legalmente in alcuni paesi.
• Alte concentrazioni di TBT (inquinante incluso in alcuni antifoulings) e altri sedimenti sono stati rilevati nel letto del Mar Baltico.
• Filtrazione di sostanze tossiche al sottosuolo e/o al mare dallo scalo.
• La presenza di plastiche e microplastiche nelle acque europee, particolarmente abbondanti nel Mediterraneo.
• Si è osservato che, secondo studi recenti, è stato rivelato che più del 98% dei rifiuti presenti in mare proviene da fonti terrestri, e che la proporzione attribuibile agli utenti di nautica ricreativa è inferiore al 0 '3% del totale, anche se non è necessario fermare il compito di sensibilizzare gli utenti della necessità di rispettare e curare l'ambiente.
Si è deciso di continuare l'osservazione e la raccolta di informazioni da parte dei vari gruppi di lavoro, nonché la creazione di un gruppo specifico per la ricerca e il monitoraggio dell'uso di vernici anti-fouling e prodotti biocidi a livello UE. Inoltre, nel settore ambientale, si è discusso della situazione della posidonia a Baleares e della futura legislazione che apparentemente mirava a limitare la libera idraulia dal governo autonomo di Baleares, che è ancora sconosciuto. Una serie di criteri sono stati scambiati sulla gestione di fonddeos e porti marittimi, in quest'ultimo caso è stata posta particolare enfasi sulle conseguenze dell'abbandono delle navi.
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