
Il "Salvamar Arcturus" opera già nello Stretto con sede a Tarifa
Il "Salvamar Arcturus" opera già nello Stretto con sede a Tarifa

Il "Salvamar Arcturus", costruito nei cantieri navali di Assistente Navale del Principato, è stato un investimento di 2 M €
Maritime Rescue ha recentemente incorporato una nuova barca, la "Save Arcturus"che dal suo porto di base a Tarifa già opera nello Stretto di Gibilterra. Questa nave sostituisce il "Salvamar Alkaid" che ha lavorato duramente per anni dal porto di Tarifa, soprattutto nei casi legati all'immigrazione, salvando migliaia di persone. D'ora in poi, l'Alkaid continua il suo lavoro dalla sua nuova base a Mazagon (Huelva). L'aggiunta di questa nuova nave alla flotta Salvamento, così come quella di altri tre salvamar già in fase di costruzione, fa parte del processo di aggiornamento dei mezzi previsti dal Piano Nazionale di Salvazione 2010-2018. L'obiettivo è quello di sostituire quattro delle unità più antiche attualmente operanti.
I salvamar sono le unità più versatili della nostra flotta a causa della loro alta velocità, alta manovrabilità e bassa qualità, appropriate per agire in circostanze in cui la velocità di risposta gioca un ruolo fondamentale. Essi raggiungono velocità superiori a 30 nodi e sono costruiti in alluminio e con bordo basso, che li rende appropriati per raccogliere i relitti d'acqua, così come per fornire rimorchi e assistenza. Il nuovo Salvamar ha 21 metri di lunghezza e 5,5 metri di manga, ha una velocità di punto di 38 nodi e 400 miglia nautiche di autonomia, con due motori di 1.004 kW (1.400 Cv), un movimento di carico medio di 32,5 tonnellate e una potenza a punto fisso di 5 tonnellate. Salvamento Marítimo ha nella sua flotta un totale di 55 navi di questo tipo distribuite in tutta la costa spagnola.
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